Un’attesa
spasmodica
Sta diventando spasmodica
l’attesa per le decisioni che il Governo Monti presenterà lunedì prossimo.
Provvedimenti indispensabili per
riportare serenità nei mercati, per sedare gli attacchi speculativi sul nostro
paese, ma soprattutto per tentare di interrompere il progressivo declino
dell’Italia.
Obiettivi “titanici”, da far
tremare i polsi.
Tutto questo si realizzerà in uno
scenario politico e istituzionale forse senza precedenti:
1-
La classe politica tutta, almeno quella
parlamentare, è stata messa “dietro le quinte”, e assiste a quanto sta
avvenendo, esercitando pressioni indirette, riservate.
2-
Le rappresentanze delle “forze sociali”,
sindacati, Confindustria ecc., non avranno potere di trattativa diretta, ma saranno
“informate”.
3-
Il Parlamento, con un’inedita maggioranza
parlamentare, non uscita dalle elezioni, non votata dai cittadini, dovrà
approvare il più rapidamente possibile i provvedimenti presentati dal Governo.
Bastano questi pochi elementi per
capire che si è aperta una pagina “storica”per l’Italia, una pagina destinata a
segnare profondamente il nostro futuro.
Chi si assumerà la responsabilità
di far cadere il Governo Monti? Quali alleanze politiche? Quali partiti? Chi
saprà presentarsi alle prossime elezioni politiche con questa responsabilità?
Il Governo Monti attinge la sua
forza nell’essere indispensabile, una specie di ultima carta che l’Italia ha da
giocare nello scacchiere europeo. Se fallirà, l’Italia è destinata a un futuro
infausto, che non vogliamo neppure immaginare. Ma se avrà successo, dopo
cambierà tutto per l’Italia: schieramenti e alleanze politiche; modelli di
sviluppo e relazioni sindacali; identità dei partiti; rapporti con l’Europa…
3 dicembre 2011
Luciano
Russo
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