sabato 31 dicembre 2011



Auguri a tutti i nostri lettori 

di un luminoso 2012



“Canta il sogno del mondo
Ama
Saluta la gente
dona
perdona
ama ancora e saluta.
Dai la mano
aiuta
comprendi
dimentica
e ricorda solo il bene.
E del bene degli altri
godi e fai godere…
E vai, leggero dietro il vento
e il sole
e canta…
Canta il sogno del mondo:
che tutti i paesi
si contendano
d’averti generato”

David Maria Turoldo

martedì 27 dicembre 2011


Sul “Caso Lombardelli”/2


Altra questione che il caso Lombardelli mette all’attenzione dei cittadini è quella dei funzionari/dipendenti di partito.
Che un partito politico possa avere dei dipendenti forse appartiene a quelle cose che dobbiamo considerare normali. Per far politica, si dirà, ci vogliono persone che lavorano a tempo pieno per l’organizzazione, per il lavoro sul territorio, con la gente. Pensiamo però che gran parte di quelli che lavorano per un partito lo dovrebbero fare per un periodo ben definito e possibilmente non reiterabile all’infinito. Insomma meno persone vivono di politica meglio sarebbe per tutti.
In una sua recente relazione programmatica il Segretario provinciale del PD Raffaele Donini è intervenuto su questo tema in modo innovativo. Donini ha sostenuto l’opportunità che tutti i contratti dei funzionari del Partito Democratico di Bologna – ad eccezione di quelli che svolgono attività di mera amministrazione – dovessero essere trasformati in contratti a tempo determinato. Per dare il buon esempio ha incominciato dal suo contratto, trasformandolo in un contratto a tempo determinato, che scadrà con lo scadere del mandato politico. Questa proposta ci sembra importante, doverosa e il suo rispetto assolutamente imprescindibile.
In pratica però succede altro, si continua a fare altro. Quanti dipendenti a tempo indeterminato dei partiti vengono “appoggiati”nelle pubbliche amministrazioni? Basterebbe guardare con attenzione ai Comuni della provincia di Bologna, al Comune di Bologna, alla Provincia di Bologna, alla Regione Emilia Romagna, se ne avrebbe un quadro impressionante, un continuo passaggio: da dipendenti di partito a amministratori: Consiglieri, Assessori, Sindaci, Dirigenti di questo o quello.
Ma tutto questo ha delle conseguenze e dei costi per tutti i cittadini:
1-      Più i partiti assumono persone a tempo indeterminato, più hanno la necessità di scaricare il personale in eccesso sulle pubbliche amministrazioni, altrimenti i costi sarebbero insostenibili anche per i partiti più “radicati nel territorio”.
2-      Più l’insana abitudine di assumere persone “fedeli”al Segretario di turno permane, tante più persone ci saranno da collocare “fuori dal partito”.
3-      La modalità secondo cui i funzionari di partito vengono mandati a ricoprire ruoli politici, perché altrimenti costerebbero troppo per le casse dei partiti, ci sembra un criterio almeno discutibile. Certo è (il caso Lombardelli sembra rientrare nella regola) che anche su questo tema si prescinde dai titoli professionali, dai meriti, dalla qualità, dalla competenza della persona, ma si guarda solo alla sua fedeltà al partito e/o ai capi corrente.
4-      I dipendenti/funzionari di partito hanno poi una caratteristica paradossale: sono cittadini a libertà politica limitata. Sono dipendenti del partito e del capo di quel momento. La loro libertà d’opinione e quindi libertà d’azione politica è parziale. Tutti i cittadini possono decidere se sostenere questa o quella causa, questa o quella proposta politica, loro no. Se disobbediscono alle indicazioni di chi guida il partito in quel momento possono subire conseguenze anche pesanti.
5-      I cittadini dovrebbero anche poter pensare che le persone che hanno eletto nelle cariche pubbliche possano avvalersi (come prescrive la legge) di persone liberamente scelte per le loro competenze e dimostrate capacità e non perché costavano troppo alle casse dei partiti.
Insomma “la casta”dei politici è da ridimensionare ovunque, non soltanto nel Parlamento romano.
L.R.

venerdì 23 dicembre 2011



Sul “Caso Lombardelli”/1

Il Caso Lombardelli da alcuni giorni imperversa nella cronaca dei giornali bolognesi. Per chi si fosse distratto, lo riassumiamo brevemente.
All’indomani dell’insediamento della nuova Amministrazione Comunale di Bologna, il Sindaco Merola nomina il suo Capo di Gabinetto nella persona di Marco Lombardelli. Questi viene da una lunga militanza prima nei Democratici di Sinistra e poi nel P.D. Considerato tra i “giovani” dirigenti che guidano il partito bolognese, viene candidato più volte alla massima carica di Segretario bolognese (prima dei DS, poi del PD), però in ambedue i casi senza successo. Funzionario a tempo pieno del partito viene lanciato a ricoprire il ruolo più importante di primo collaboratore del Sindaco.
Nei giorni scorsi, una segnalazione fatta da un ex Assessore del Comune di Bologna rivela che Lombardelli, come Capo di Gabinetto del Sindaco è stato inquadrato in un profilo dirigenziale che prevede il possesso della laurea e che Lombardelli non è in possesso né della laurea né di un diploma di secondaria di secondo grado. Dopo qualche giorno d’imbarazzo ed esitazione Lombardelli si dimette.
A questo punto partono esposti e denunce e sarà la magistratura a decidere se ci sono stati degli illeciti e commessi da chi.

A noi però non interessa, in questa sede, l’aspetto umano, che ovviamente rispettiamo (le dimissioni immediate dimostrano senso di responsabilità…), né l’aspetto legale, ma ci interessa l’aspetto politico della vicenda perché si tratta di un caso da manuale di scienze politiche. Più precisamente di un caso significativo dei rapporti che intercorrono tra partiti politici e pubbliche istituzioni.
Prendiamo una prima questione, certamente marginale e non approfondita dai giornali. Dalla pubblicazione delle dichiarazione dei redditi degli amministratori - Giunta e Consiglio - del Comune di Bologna (dichiarazioni che siamo certi saranno pubblicate anche dagli amministratori del nostro Comune) si evince un dato interessante: alcuni Consiglieri e anche qualche Assessore, hanno dichiarato reddito zero o poco più. Non si tratta ovviamente di evasori fiscali ma più semplicemente di persone che come primo lavoro hanno fatto l’Assessore o il Consigliere Comunale. Ma fare l’Assessore o il Consigliere è un mestiere? Può essere considerata una professione? Se è il primo lavoro che fanno, che titoli di merito hanno nel loro c.v.? Per cosa sono stati scelti? Perché sono giovani? Oppure il loro merito è quello di poter addurre una lunga militanza all’interno di un partito e nella corrente che in quel partito ha un ruolo importante?
Se quest’ultimo criterio, la militanza politica, è il solo che conta allora credo che ai giovani si dia un messaggio ben strano: nella pubblica amministrazione, per accedere ai ruoli apicali non contano titoli di studio, lauree, master, professionalità e competenze, serve altro. Se questo è vero, diventa anche difficile farsi paladini della difesa della scuola pubblica se ciò che conta, per fare carriera, è solo l’aver frequentato altre scuole, altre tipologie di formazione.

                                                                                                                                                                  L.R.

mercoledì 21 dicembre 2011


TRASPARENZA Sì, MA ANCHE OCULATEZZA NELLE SPESE

Vorrei collegarmi a quanto è stato scritto sul nostro blog recentemente sull’argomento trasparenza che condivido, come spero e credo tutte le persone oneste... Ma…
Sabato sera sono andata al cinema della nostra città, apro una parentesi, per dire che apprezzo molto la programmazione, la gentilezza delle persone che sono addette, i prezzi molto contenuti, la comodità della sala.
Ma … esco di casa alle 21.00 circa e avverto una temperatura autunnale, aspettavamo la tormenta e invece siamo ancora gratificati da una temperatura mite. Entro al cinema e mentre aspetto in fila per il biglietto, mi appoggio al termosifone: ho rischiato l’ustione, e non è la prima volta, oltretutto per sbadataggine o disinteresse la porta d’ingresso è spalancata, e mi viene una gran rabbia: perché sprecare così i nostri soldi ??
Non sarebbe bene che chi è addetto alla gestione del riscaldamento possa guardarci con un occhio di riguardo, un po’ come se si trattasse di casa sua??’ Io vorrei, come ho già scritto in un’altra occasione che avessimo tutti a cuore il bene della nostra città, vorrei che sentissimo tutti responsabili del bene comune. Se la città funziona bene, stiamo meglio tutti. A fine anno facciamo tutti dei buoni propositi per il nuovo anno: impegnamoci a vivere meglio la nostra città, è “nostra” è dobbiamo averne cura !!!!

                                                                      Lina Da Ros

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Associazione Sportiva
C.S.I. SASSO MARCONI
Via Porrettana 260
40037 Sasso Marconi


IL BILANCIO SOCIALE della nostra Associazione
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Ci sono, in una associazione sportiva, azioni, attività, iniziative, che tradizionalmente non si scrivono nei bilanci.
Azioni che non hanno prezzi o cifre da riportare nei quaderni contabili, ma che rappresentano il perseguimento di valori importanti di responsabilità sociale, o meglio, l’anima dell’associazione.
L’Associazione Sportiva CSI Sasso Marconi ha celebrato nel 2008 i suoi cinquant’anni di vita. Un’associazione radicata nel tessuto civile, figlia del territorio in cui è nata e con il quale mantiene costanti canali di comunicazione che consentono una continua crescita e scambio reciproco.
Da questo ne deriva una responsabilità sociale che stimola continuamente all’impegno umano e civile nei confronti del territorio stesso.
L’Associazione è nata da profonde e solide motivazioni educative, di servizio ai ragazzi, ai giovani, alle fasce meno favorite economicamente e culturalmente, promuovendo un’attività sportiva che rientra in un vero e proprio progetto di promozione sociale ed umana.

COSA HA FATTO IL CSI SASSO MARCONI nel corso del 2011 con le proprie attività, iniziative, interventi, progetti, in riferimento a tutto ciò?

Sembra scontato ma…accompagnare e seguire quotidianamente centinaia di ragazzi, alcuni anche con problemi di disabilità, a compiere i primi passi nell’imparare a nuotare, correre, saltare, giocare, arrampicarsi, lottare, fare squadra, vincere, perdere, addentrarsi nella natura, piantare tende, parlare in pubblico…è affascinante quanto complesso e impegnativo.

Alla pari seguire costantemente la promozione dello stato di salute della comunità adulta ed anziana con attività motorie nelle palestre, nei campi sportivi, nell’ambiente naturale e in piscina…significa compiere scelte quotidiane che qualificano e valorizzano un’inestimabile patrimonio umano.


LA NOSTRA ASSOCIAZIONE SPORTIVA HA SCELTO DI IMPEGNARSI NEI SEGUENTI SETTORI:

EDUCAZIONE, ASSISTENZA, SOLIDARIETA’, INTEGRAZIONE, DISABILITA’, AVVIAMENTO ALLO SPORT, SCUOLE, COLLABORAZIONI a MANIFESTAZIONI, MANUTENZIONE SENTIERI, CONOSCENZA VALORIZZAZIONE E TUTELA del TERRITORIO, PARTECIPAZIONE:


EDUCAZIONE
Con i ragazzi delle scuole elementari e medie (65 partecipanti) sono state organizzate quattro settimane di Stage di OUTDOOR EDUCATION – Esperienze guidate verso il senso di autonomia responsabile – in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Bologna;

SOLIDARIETA’
Si è organizzato il torneo di pallacanestro “TRE contro TRE” in piazza dei Martiri allo scopo di raccogliere risorse per il Fondo di Solidarietà ai lavoratori in difficoltà;

ASSISTENZA
Undici mesi di interventi plurisettimanali di mobilizzazione per gli utenti del Centro Diurno anziani di Sasso Marconi;

INTEGRAZIONE
inserimento nelle attività sportive di minori di famiglie immigrate;

DISABILITA' e AVVIAMENTO ALLO SPORT
Inserimento organico di ragazzi nelle attività di Arrampicata Sportiva, Nuoto, Atletica Leggera, Danze Popolari
Organizzazione del corso di Danze Popolari " Ballo anch'io "

SCUOLE
Interventi nell’ arco dell’ intero anno scolastico per attività motorie e sportive, in collaborazione con i Docenti e il Comitato Genitori degli Istituti Comprensivi di Sasso Marconi e Borgonuovo (Scuole elementari di Fontana, Capoluogo, Villa Marini, Borgonuovo) e Scuole medie di Sasso Marconi;

BORSA di STUDIO
Annualmente viene conferita una Borsa di Studio per studenti sportivi, in occasione della manifestazione sportiva regionale “Memorial Giacomo Carbonchi” in collaborazione con l’Associazione “Amici di Giacomo”;


COLLABORAZIONI a MANIFESTAZIONI
Organizzazione di manifestazioni in collaborazione con Comune di Sasso Marconi, Pro Loco, Progetto 10 Righe, Centro Accoglienza Rupe, Centro Giovanile Papinsky, Centro Sociale Casa dei Campi, Parrocchie di Sasso Marconi.
Partecipazione all’organizzazione delle diverse fasi, per elementari e medie, dei Giochi Sportivi Studenteschi
Organizzazione delle Olimpiadi delle Comunità 
Organizzazione Escursioni

CONOSCENZA, VALORIZZAZIONE E TUTELA DEL TERRITORIO
Conduzione di 53 uscite escursionistiche alla conoscenza del territorio comunale, con 820 presenze;

MANUTENZIONE SENTIERI
Collaborazione col CAI per la sistemazione dei sentieri del territorio;

PARTECIPAZIONE
Presenza fattiva nella
Consulta comunale delle associazioni sportive
Consulta comunale delle associazioni sociali.


La rendicontazione di questo impegno, non esaurisce il debito di responsabilità educativa e sociale che la nostra associazione ha con la comunità civile di Sasso Marconi, ma è la chiara direzione in cui dovrà impegnarsi per far allargare e crescere le capacità dei propri aderenti verso una sempre più intensa e determinata azione di formazione educativa e sociale.


ASSOCIAZIONE SPORTIVA C.S.I. SASSO MARCONI

martedì 20 dicembre 2011


Da Simone Lodi, Segretario del Circolo PD "Vassallo", riceviamo e volentieri pubblichiamo


Comuni capoluogo di provincia, regioni ed amministrazioni provinciali sono oltre 10 anni che pubblicano i redditi degli eletti e degli assessori. Ha senso che ciò valga anche per chi amministra piccoli comuni? Certo che sì!
Ma una vera battaglia per la trasparenza non dovrebbe riguardare solo i politici bensì tutti i cittadini.
Se ricordate l'ex ministro Vincenzo Visco, responsabile delle Finanze, pubblicò sul sito dell’Agenzia delle Entrate le dichiarazioni presentate nel 2006 e relative ai redditi del 2005, provincia per provincia. "Il 30 aprile 2008 intervenne il Garante per la Privacy e l’agenzia fu costretta a cancellare dal proprio sito quegli elenchi. Ma nel frattempo, molti navigatori su Internet avevano già provveduto ad acquisire i file che così finirono ai giornali, pronti a pubblicarli. Tutto proseguì sino ai primi di maggio, poi arrivò un nuovo veto. Però quei pochi giorni bastarono per far capire quali erano i contribuenti fedeli e quali no" [cit. Il Venerdì di Repubblica].
Se ricordate, sempre in quell'occasione, Beppe Grillo (campione dell'antipolitica e del populismo) andò tutte le furie (forse perchè non gradiva fare sapere che il suo reddito era di oltre 4 milioni di euro) e dal suo blog lanciò un’invettiva contro la lista definendola 'colonna infame': "Follia, questa è una follia, chiunque può accedere senza essere identificato, mafia, ‘ndrangheta, camorra, sacra corona unita hanno suggerito e Prodi, Visco, Padoa Schioppa hanno eseguito con la benedizione del centrosinistra unido che mai sera vencido'. Insomma, per Grillo “questa è follia. Dopo l’indulto che ha liberato le carceri questo ex governo di imbelli, presuntuosi e deficienti fornisce ai criminali le informazioni sul reddito e l’indirizzo di casa dei contribuenti. Pagare le tasse così è troppo pericoloso, meglio una condanna per evasione fiscale che una coltellata o un rapimento. Il rapporto fiscale è tra il privato cittadino e lo stato e tale deve rimanere'. Che fare adesso? “Una mail al prossimo ministro dell’Economia Giulio Tremonti perchè ristabilisca le regole della convivenza civile e blocchi l’accesso a chiunque di dati sensibili privati. Nei prossimi giorni cercherò di capire chi è l’ispiratore di questa schifezza. È giusto che tutti lo vengano a sapere e che risponda delle eventuali conseguenze" [cit. La Repubblica].

In coclusione, se vogliamo fare un'operazione seria e veramente trasparente, rendiamo visibili tutti i redditi degli italiani. 

lunedì 19 dicembre 2011


Trasparenza, Glasnost

In tempi di profonda crisi della politica, del mondo che ruota intorno alla politica, abbiamo bisogno che chi ci rappresenta abbia comportamenti trasparenti. Amministrare la cosa pubblica significa scegliere di lavorare solo per il pubblico interesse, comunque per l’interesse generale. In nome della trasparenza sono state fatte vere e proprie rivoluzioni. “La luce del sole è il miglior disinfettante” scriveva Louis Brandeis. Tutti ricordiamo la Glasnost, la trasparenza di Michail Gorbacev e la rivoluzione che seppe determinare. Oggi esistono varie organizzazioni internazionali che promuovono la trasparenza nella vita pubblica. Tra queste l’Open Governement Data Camp, un’organizzazione internazionale che punta a rendere disponibili ai cittadini i dati d’interesse pubblico, tra questi in prima linea ci sono i dati della pubblica amministrazione.
Parole come trasparenza, partecipazione, collaborazione sono i capisaldi su cui si devono fondare le “nuove amministrazioni pubbliche”. A questo proposito Internet è uno strumento formidabile per rendere trasparenti e accessibili a tutti i luoghi dove si amministra la cosa pubblica.
Nei giorni scorsi sono stati pubblicati sul portale della Regione Emilia Romagna il quadro delle dichiarazioni dei redditi della Giunta e del Consiglio Regionale. Cosa analoga ha fatto il Comune di Bologna pubblicando le dichiarazioni dei redditi degli eletti e degli assessori, per la prima volta dall’insediamento dell’amministrazione Merola.
Sarebbe un bel segnale se cosa analoga fosse fatta anche da chi amministra il Comune di Sasso Marconi. La democrazia, la trasparenza della politica, oggi viaggiano anche sul web o comunque non ne possono fare a meno.


sabato 17 dicembre 2011



Da Simone Lodi,  nuovo Segretario del Circolo P.D. "A.Vassallo" di Sasso, riceviamo e con piacere pubblichiamo.

Gent.le redazione,
Gent.li lettori,
innanzi tutto lasciate che mi presenti: sono Simone Lodi Sono nato a Bondeno(comune di poco più di 15 mila abitanti in provincia di Ferrara) 36 anni fa .
Da 25 mesi risiedo nella città di Sasso Marconi per questioni affettive e familiari. Qui, circa 2 anni fa, è nato mio figlio. Qui ho la mia famiglia e la mia casa.
Dopo alcune settimane che sono giunto a Sasso Marconi mi sono recato presso la sede del partito democratico ed ho fatto per l'anno 2010 poiché fin dalla nascita sono iscritto a questo sodalizio politico. Tra l’altro, con sommo stupore, quella domenica mattina, ho scoperto che il volontario che me l'ha fatta, era un mio ex concittadino di alcuni lustri più vecchio di me. Com’è piccolo il mondo.
In questi due anni, nei ritagli di tempo dagli impegni familiari e di lavoro, ho partecipato alla vita del PD ed alle iniziative da esso promosse, sia quelle politiche sia quelle ludico-ricreative. Ho così avuto modo di conoscere una parte vivace ed assai sensibile della comunità sassese. Ho quindi avuto modo d'iniziare la mia integrazione nella vita della città in cui, mi auguro, risiederò fino alla fine dei miei giorni.
Perchè sono diventato segretario del Circolo "Agelo Vassallo" del PD di Sasso Marconi? Circa 2 mesi fa Gloria Tinazzi ha convocati per comitato di circolo. In quel occasione senza alcun che in precedenza avessimo avuto segnali, ci ha comunicato la volontà di dimettersi per motivi squisitamente personali. La cosa ha lasciato stupiti ed avviliti un po’ tutti i presenti poiché Gloria era la quarta appartenente al gruppo dirigente del PD locale che, nel giro di pochi giorni, si dimetteva dal proprio incarico.
Di lì a pochi giorni alcuni volontari ed iscritti mi hanno avvicinato chiedendomi se ero interessato a fare il tesoriere poichè, come accennato sopra, il sig. Zoni s'era dimesso insieme al responsabile organizzazione (Sergio Betti). Ho subito declinato giacchè un ruolo del genere non sarei in grado di ricoprirlo. Ho quindi meditato un alcuni giorni ed ho comunicato la mia disponibilità, nel caso non ci fosse stato nessun altro ad essersi già fatto avanti, per ricoprire il ruolo di segretario del Circolo "A. Vassallo" di Sasso Marconi.
Ora eccomi qui, pronto ad intraprendere questa nuova esperienza, conscio d'essere poco conosciuto nella comunità sassese, ma avvantaggiato dal fatto di non avere mai preso parte ad alcun gruppo dirigente, politico ed amministrativo, che s'è succeduto alla guida del Partito e dell'ente locale in questi anni.
Nei prossimi mesi cercherò di fare del mio meglio, con l’aiuto di iscritti, attivisti e simpatizzanti del PD che mi stanno dando fiducia e avranno la pazienza di costruire insieme un percorso politico condiviso. Spero, pertanto, che tutti/e vogliano contribuire a rendere più forte, radicato ed incisivo il nostro circolo ed il PD di Sasso Marconi. .

giovedì 15 dicembre 2011


Simone Lodi, nuovo Segretario 
del Circolo PD di Sasso Marconi

Mercoledì 7 dicembre è stato eletto il nuovo Segretario del Circolo del PD “Angelo Vassallo”di Sasso Centro.
Sostituisce Gloria Tinazzi dimessasi recentemente.
Simone Lodi non è conosciutissimo tra i cittadini di Sasso perché si è trasferito recentemente nel nostro Comune. Oneroso l’impegno che gli è stato affidato di gestire e guidare il più importante Circolo PD del nostro territorio. Un Circolo che ha la stessa sede che ha ospitato: le Sezioni del P.C.I., poi quelle del P.D.S., infine quelle D.S. Insomma una continuità, da certi punti di vista, rara. Da quei locali, sin dal secondo dopoguerra, provengono e sono stati scelti tutti i Sindaci che si sono avvicendati a Sasso Marconi. Insomma il Circolo “Angelo Vassallo” continua a essere la sala di regia della vita politica e amministrativa di Sasso Marconi.





martedì 13 dicembre 2011



UN GIORNO QUALUNQUE


Stamattina ero alla COOP, in fila per il conto, davanti a me una signora, una figura minuta, anziana con indosso un cappotto che di inverni ne ha visti molti, ma dignitosa, aveva appoggiato sul piano della cassa la sua spesa: un sacchettino con due mele, un altro con quattro piccole patate, un cartoccio con qualche fetta di salume. La cassiera le dice il totale, € 2,47, lei prende da un portafoglio vecchio come lei l’unica banconota che contiene, 5 euro, raccoglie il resto,  mette i suoi acquisti in una borsa  consunta di stoffa e se ne va. Io mi sono sentita male, avrei voluto fare qualcosa e contemporaneamente non sapevo se era giusto o meno fare qualcosa. Porto con me questo senso di dolore, penso che questa donna non deve contare gli EURO, deve contare i CENTESIMI. Mi sento impotente ed arrabbiata a pensare quante persone come la signora che ho incontrato stanno contando le monetine e si chiedono se arriveranno a comperare qualcosa per il pranzo di domani. Inevitabile risentire con un gran fastidio la voce sgradevole di quel grand’uomo che è Berlusconi che dice “i ristoranti sono pieni” “gli italiani sono benestanti”, forse lui non è mai passato tra la gente comune, nelle strade che noi percorriamo tutti i giorni.

                                                                                Lina Da Ros

lunedì 12 dicembre 2011

OGGI SCIOPERO GENERALE UNITARIO, tranne che a Bologna


Dopo anni di conflitti tra CGIL CISL e UIL oggi si è finalmente registrata una pagina positiva nel mondo del sindacato confederale. Uno sciopero di tre ore unitario per chiedere profondi cambiamenti alla manovra economica del Governo Monti.
Di questa giornata vogliamo sottolineare alcuni elementi:
1- Il berlusconismo e l’antiberlusconismo erano riusciti a dividere il mondo dei lavoratori in modo a tratti drammatico. Tali divisioni non hanno un solo responsabile, ma vanno ripartite tra i vari contendenti, nessuno escluso. Un dato però è certo, tali divisioni non hanno aiutato i lavoratori e le loro tutele, non hanno fatto maturare le condizioni per affrontare le nuove sfide che un mercato del lavoro globale impone.
2- In questa giornata finalmente ciascuno torna a fare ciò che dovrebbe: i partiti fanno i partiti, i sindacati fanno i sindacati. Sembra una cosa banale e scontata, ma non lo è per nulla. Il nostro paese è purtroppo abituato alla commistione dei ruoli degli uni e degli altri: sindacati e partiti che fungevano da “cinghia di trasmissione”del consenso gli uni degli altri.
3- Laddove il rapporto sindacato-partito era storicamente più forte, più consolidato, maggiori sono oggi le sofferenze e le contraddizioni. In particolare la CGIL in questi anni ha percorso una strada spesso solitaria che l’ha portata a inseguire la sua Federazione dei Metalmeccanici su terreni radicali. La pagina unitaria di oggi può riportarla in un contesto più propositivo, meno pregiudiziale. Può aiutarla a riprendere le distanze da un sindacalismo radicale che speravamo definitivamente abbandonato alla storia del secolo scorso.
4- Bologna, grazie alla sua storia, vive queste contraddizioni in modo ancora più aspro. A Bologna, ricorderete, non si è potuto celebrare l’ultimo primo maggio perché la CGIL aveva occupato tutte le piazze, impedendo così l’accesso alle altre organizzazioni sindacali; a Bologna la radicalizzazione dello scontro è stata negli ultimi anni al suo apice; a Bologna si sono scritte alcune pagine sindacali non proprio edificanti. Così oggi a Bologna la CGIL ha deciso di continuare a essere sola. Perché lo abbia fatto, sarebbe difficile da spiegare. Altri lo faranno e speriamo che abbiano argomenti convincenti. A noi preme solo evidenziare come quest’ulteriore pagina di divisione sindacale non aiuti Bologna.

                                                                                                      Luciano Russo

mercoledì 7 dicembre 2011

Dossetti- Monteveglio-17 dicembre

A proposito della Consulta delle Associazioni familiari 
del Comune di Bologna
L’Art. 29 della nostra Costituzione così recita:“La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.”
Possiamo dire che i tempi e il sentire comune sono molto cambiati dai tempi in cui i Padri Costituenti scrissero quest’articolo, però non possiamo stravolgerne il senso.
In questo solco si è inserito lo Statuto della Consulta delle Associazioni familiari che all’Art. 1 dice:
“Il Comune di Bologna, ai sensi dell’art.4 dello Statuto comunale, esprime un impegno prioritario per promuovere i diritti di cittadinanza della famiglia, così come costituzionalmente definita, la coesione sociale e la solidarietà tra le famiglie, attraverso la costruzione di relazioni organiche con le Associazioni che le rappresentano.
Per una più concreta attuazione di tale impegno, il Comune di Bologna istituisce la Consulta Comunale delle Associazioni Familiari, quale organismo di confronto, di valutazione ed impulso delle azioni, favorendo la semplificazione e la ricomposizione delle prestazioni a favore della famiglia e delle Associazioni che la rappresentano.”
Insomma per cosa sia nata e a cosa serva la Consulta non può essere messo in discussione.
Se il Comune di Bologna Istituisce la Consulta per la famiglia, della famiglia deve occuparsi, nel senso che la Costituzione ci indica. E al suo interno naturalmente devono essere rappresentati coloro che si sentono di “promuovere la famiglia così com’ è costituzionalmente intesa”. Tutto questo è discriminatorio? Non ci pare. Forse è solo una parte della realtà delle unioni, ma questo deve rappresentare, per questo è stata istituita.
Allora, nel rispetto vero di tutti, il Comune di Bologna apra altri spazi di coinvolgimento per “altri tipi di unioni”. Questo è il dovere dell’Ente Locale: rispettare tutti, ascoltare tutti, ma poi procedere nel solco che la nostra Costituzione ci ha dato. Altrimenti si chiuda la Consulta e se ne crei una nuova, diversa con altri fini e altri intenti: così ciascuna associazione sarà libera di aderire o non aderire, di riconoscersi o non riconoscersi in quel tipo di Consulta.



UNO E CINQUANTA PER CENTO
PICCOLA  TASSA DI GRANDE VALORE

Sono poco meno di 200 miliardi di euro i capitali frutto di evasione o attività illecite scudati negli scorsi anni grazie a generosi condoni.
Il decreto Monti sottopone questi capitali a tassazione aggiuntiva di uno e cinquanta per cento, troppo poco a giudizio di tanti, anche in valore assoluto: soltanto 2,7 miliardi di entrate per lo Stato.
Certo l’imposizione avrebbe potuto essere più pesante (seppur col rischio incombente di ricorsi) ma  egualmente, al di là delle entrate immediate, ha un grande valore: nei fatti e non a parole esclude e
preclude futuri condoni.
Il contribuente infatti come può fidarsi e aderire a un condono col rischio che il fisco successivamente ne rimetta in discussione la validità?
Si invertono i termini della questione: i frequenti condoni alimentavano nei cittadini onesti sfiducia nello Stato, ora saranno i contribuenti infedeli a non avere più fiducia nei condoni.
Questo ovviamente da solo non basta a ridurre l’evasione, ma certo sottrae ai furbi un gradito strumento che data la sua ricorrenza periodica rendeva poco rischioso e quindi conveniente non pagare le tasse.

                                                                                   Stefano Osti

lunedì 5 dicembre 2011


         APPENNINO DI SANGUE di F.Guccini e L. Macchiavelli

“Ogni volta che faccio questa linea…non so come dire, ma c’è qualcosa che mi prende, mi piace. L’ho vista cento volte, questo panorama, e ogni volta è nuovo. Il fiume che appare e scompare, i boschi e i monti che calano verso la pianura, le case lontane che si vedono e un attimo dopo non si vedono più…Mi sono sempre chiesto che gente c’è là fuori; chi vivrà lassù per esempio…”.
Chi parla è Bendetto Santovito, un maresciallo dei carabinieri catapultato, per ragioni disciplinari (è antifascista) tra i boschi dell’Appennino emiliano negli anni Trenta. All’inizio è dura quella vita, poi col tempo apprezza quelle montagne, quei sentieri impervi, quei borghi insignificanti e quella gente rude ma dal cuore grande. E fra una partita a carte e un bicchiere di vino all’osteria, accompagna la storia del Paese nel mutarsi dei costumi e delle abitudini, e indaga su misteriosi delitti, le cui ragioni si confondono  in un tempo lontano.
Questo libro scritto a quattro mani da Macchiavelli e Guccini (quello della Locomotiva, di Praga, di Chirano…) raccoglie tre romanzi, “Macaronì”, “Un disco dei Platters” e “Questo sangue che impasta la terra”. In un arco di tempo che spazia dagli anni ’40 agli anni ’70, il protagonista racconta con sapienza e delicatezza un territorio sempre più amato, dove il passato e il presente si rincorrono senza fine nelle trame di delitti fra le piccole e grandi storie di gente semplice, diffidente con gli estranei, ma sempre genuina. E in fondo la vera sfida del maresciallo Santovito, non è quella di risolvere con acume gli intrighi polizieschi, ma di farsi accettare come uno di loro e di scoprire, ogni volta che scende in città, a Bologna, col treno, un panorama nuovo e diverso. Una sfida che vince sopravvivendo ai tanti amici che se ne vanno, anche grazie a lei, Raffaella, che una mattina per caso, proprio su quel treno aveva incontrato e conosciuto grazie ad un libro di Hemingwey. Un’altra bella storia un po’ diversa ma non così lontana da quella canzone, che in altra veste Guccini aveva cantato tanti anni fa. Anche là c’erano ricordi e un treno che partiva e luci che svanivano. Chissà se il maresciallo Santovito l’aveva mai ascoltata?
                                                                                              pennino di falco

sabato 3 dicembre 2011


Un’attesa spasmodica
Sta diventando spasmodica l’attesa per le decisioni che il Governo Monti presenterà lunedì prossimo.
Provvedimenti indispensabili per riportare serenità nei mercati, per sedare gli attacchi speculativi sul nostro paese, ma soprattutto per tentare di interrompere il progressivo declino dell’Italia.
Obiettivi “titanici”, da far tremare i polsi.
Tutto questo si realizzerà in uno scenario politico e istituzionale forse senza precedenti:
1-      La classe politica tutta, almeno quella parlamentare, è stata messa “dietro le quinte”, e assiste a quanto sta avvenendo, esercitando pressioni indirette, riservate.
2-      Le rappresentanze delle “forze sociali”, sindacati, Confindustria ecc., non avranno potere di trattativa diretta, ma saranno “informate”.
3-      Il Parlamento, con un’inedita maggioranza parlamentare, non uscita dalle elezioni, non votata dai cittadini, dovrà approvare il più rapidamente possibile i provvedimenti presentati dal Governo.
Bastano questi pochi elementi per capire che si è aperta una pagina “storica”per l’Italia, una pagina destinata a segnare profondamente il nostro futuro.
Chi si assumerà la responsabilità di far cadere il Governo Monti? Quali alleanze politiche? Quali partiti? Chi saprà presentarsi alle prossime elezioni politiche con questa responsabilità?
Il Governo Monti attinge la sua forza nell’essere indispensabile, una specie di ultima carta che l’Italia ha da giocare nello scacchiere europeo. Se fallirà, l’Italia è destinata a un futuro infausto, che non vogliamo neppure immaginare. Ma se avrà successo, dopo cambierà tutto per l’Italia: schieramenti e alleanze politiche; modelli di sviluppo e relazioni sindacali; identità dei partiti; rapporti con l’Europa…

3 dicembre 2011
                                                                                                                  Luciano Russo

venerdì 2 dicembre 2011


Vista l'importanza dell'accordo raggiunto per l'Azienda Kemet, pubblichiamo l'intervista che il Sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti ha rilasciato a il periodico "Resto di Sasso"

Raggiunto un accordo tra proprietà, lavoratori, sindacati ed enti locali per quanto riguarda il piano di riorganizzazione della Kemet, annunciato dopo una serie di incontri nel mese di novembre.
"L'intesa prevede una serie di punti - spiega il Sindaco Mazzetti - Già nel mese di dicembre Kemet si è impegnata per cominciare i lavori di costruzione del nuovo stabilimento di Pontecchio (nell'area ex-Grandi Lavori), e prevede di terminarli nel giro di 24 mesi.
Abbiamo anche conferma che la divisione meccanica rimane all'interno del gruppo e, visto l'espandersi dell'azienda, qualora non trovasse lo spazio necessario all'interno dell'attuale stabilimento c'è la possibilità di espandere le strutture necessarie in una zona limitrofa".
Altri impegni importanti che segnaliamo sono l'indennità prevista per i lavoratori che si trasferiscono a Sasso Marconi dagli altri stabilimenti, l'istituzione di un bus-navetta a disposizione dei lavoratori turnisti (a carico dell'azienda) mentre, per quei. lavoratori che non usufruiscono del servizio trasporto, è previsto un rimborso spese.
"L'intesa conferma la tutela dei posti di lavoro (come previsto dall'accordo 2008) -continua Mazzetti - nessun licenziamento è previsto,si parla solo di uscite volontarie (dimissioni volontarie o pensionamenti). In ogni caso l'azienda si è impegnata anche a richiedere una consulenza a una società specializzata nel settore della re-industrializzazione per lo stabilimento di Monghidoro (individuando l'attività idonea per quel sito e stimolando un nuovo insediamento). L'azienda ci ha anche confermato che lo stabilimento di Borgo Nuovo sarà il centro di ricerche per l'Italia e per l'Europa, con l'assunzione di tecnici che lavoreranno su prodotti sviluppati qui da noi. In sintesi: l'obiettivo era che l'azienda rimanesse sul territorio e che il lavoro, nell'attuale contesto di crisi, fosse tutelato. Il Presidente Perr Olof Loof in persona ha firmato la lettera in cui si dichiara disponibile a proseguire il rapporto di collaborazione in linea con il piano concordato e di tornare al tavolo con le parti per qualsiasi aggiustamento di percorso".
Il Sindaco conclude con una nota: "A quanti hanno inteso strumentalizzare questa vicenda mettendo in dubbio il nostro impegno e non proponendo nulla di reale o costruttivo rispondiamo con un accordo, frutto di una trattativa complicata, che garantisce il lavoro e sigla un legame ancora più stretto tra il Gruppo Kemet e il territorio, a beneficio del comprensorio produttivo di Sasso Marconi, della Provincia di Bologna, della Regione Emilia-Romagna e di tutto il Paese. Mi pare una bella notizia per accompagnare i miei rituali auguri di buone feste e un sereno anno nuovo a tutti i cittadini sassesi e a tutti i lavoratori delle nostre aziende". 

giovedì 1 dicembre 2011

Respirare violenza - Il 25 novembre a Sasso Marconi
Il 25 novembre sera il nostro Gruppo Gimbutas ha organizzato un’iniziativa in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Nel giugno scorso avevamo presentato un progetto agli insegnanti di Lettere dalla Scuola media di Sasso, chiedendo loro di lavorare sul tema “L’immagine della donna trasmessa dai media e la sua influenza nell’educazione delle future donne e dei futuri uomini”, per poi partecipare assieme a noi alla serata del 25 novembre. Pensavamo di coinvolgere 2-3 classi e invece ci siamo ritrovate a settembre con l’adesione di tutte le seconde e tutte le terze: 8 classi!
Dopo un incontro preliminare con alcune di noi, i proff. Agus, Bellucci, Cutore, Priori, Ruggeri, Sabbioni hanno fatto lavorare i ragazzi in classe con video come “Il corpo delle donne” di Lorella Zanardo, testi di Michela Marzano e Concita de Gregorio, cronache come la storica vicenda di Franca Viola, la prima ragazza che rifiutò di sposare il suo stupratore. I ragazzi hanno ricercato pubblicità offensive o ridicole su giornali, scritto commenti, riflessioni e slogan, preparato presentazioni power point. 
La sera del 25 novembre la Sala consiglio del nostro comune traboccava di genitori, ragazzi e insegnanti, ed era allestita con i cartelloni preparati da loro. E' stata una serata davvero eccezionale: i ragazzi e le ragazze hanno mostrato i lavori fatti con i loro insegnanti, che sono risultati di grande profondità e bellezza: un discorso importante, svolto con passione e competenza. Hanno dichiarato con le loro parole il desiderio di capire, la volontà di potere migliorare la realtà attuale. Hanno presentato power point, poesie, riflessioni, cartelloni che hanno spiegato al pubblico con padronanza di linguaggio. Ed è stato bello vedere che avevano partecipato, prendendo sul serio la cosa, anche ragazzi che non sono certo fra i più bravi.
Il Prof. De Franco ha regalato al pubblico gli intermezzi musicali del suo violoncello, a volte intenso, a volte ironico.
Le tante associazioni presenti hanno dichiarato, alla fine della serata, il loro stupore e la loro ammirazione. “Sono contenta perché stasera la sala Consiglio è stata usata in modo davvero politico”, ha affermato nella sua conclusione l’Assessora alle Pari opportunità Marilena Lenzi.
E’ stata davvero una soddisfazione per noi, come Gruppo e come cittadine. Uno dei commenti che sono stati sussurrati durante il succedersi delle “esibizioni” è stato: non lamentiamoci della nostra scuola…
Sandra Federici