martedì 20 dicembre 2011


Da Simone Lodi, Segretario del Circolo PD "Vassallo", riceviamo e volentieri pubblichiamo


Comuni capoluogo di provincia, regioni ed amministrazioni provinciali sono oltre 10 anni che pubblicano i redditi degli eletti e degli assessori. Ha senso che ciò valga anche per chi amministra piccoli comuni? Certo che sì!
Ma una vera battaglia per la trasparenza non dovrebbe riguardare solo i politici bensì tutti i cittadini.
Se ricordate l'ex ministro Vincenzo Visco, responsabile delle Finanze, pubblicò sul sito dell’Agenzia delle Entrate le dichiarazioni presentate nel 2006 e relative ai redditi del 2005, provincia per provincia. "Il 30 aprile 2008 intervenne il Garante per la Privacy e l’agenzia fu costretta a cancellare dal proprio sito quegli elenchi. Ma nel frattempo, molti navigatori su Internet avevano già provveduto ad acquisire i file che così finirono ai giornali, pronti a pubblicarli. Tutto proseguì sino ai primi di maggio, poi arrivò un nuovo veto. Però quei pochi giorni bastarono per far capire quali erano i contribuenti fedeli e quali no" [cit. Il Venerdì di Repubblica].
Se ricordate, sempre in quell'occasione, Beppe Grillo (campione dell'antipolitica e del populismo) andò tutte le furie (forse perchè non gradiva fare sapere che il suo reddito era di oltre 4 milioni di euro) e dal suo blog lanciò un’invettiva contro la lista definendola 'colonna infame': "Follia, questa è una follia, chiunque può accedere senza essere identificato, mafia, ‘ndrangheta, camorra, sacra corona unita hanno suggerito e Prodi, Visco, Padoa Schioppa hanno eseguito con la benedizione del centrosinistra unido che mai sera vencido'. Insomma, per Grillo “questa è follia. Dopo l’indulto che ha liberato le carceri questo ex governo di imbelli, presuntuosi e deficienti fornisce ai criminali le informazioni sul reddito e l’indirizzo di casa dei contribuenti. Pagare le tasse così è troppo pericoloso, meglio una condanna per evasione fiscale che una coltellata o un rapimento. Il rapporto fiscale è tra il privato cittadino e lo stato e tale deve rimanere'. Che fare adesso? “Una mail al prossimo ministro dell’Economia Giulio Tremonti perchè ristabilisca le regole della convivenza civile e blocchi l’accesso a chiunque di dati sensibili privati. Nei prossimi giorni cercherò di capire chi è l’ispiratore di questa schifezza. È giusto che tutti lo vengano a sapere e che risponda delle eventuali conseguenze" [cit. La Repubblica].

In coclusione, se vogliamo fare un'operazione seria e veramente trasparente, rendiamo visibili tutti i redditi degli italiani. 

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