giovedì 2 febbraio 2012


Lusi e abusi

In tanti abbiamo letto sulla stampa, con rabbia e stupore, del “caso Lusi”, l’ex tesoriere della Margherita che si sarebbe intascato 13 milioni di euro del finanziamento pubblico ai partiti. La sua espulsione dal PD sembra un atto dovuto ma che non soddisfa sino in fondo la necessità di fare un po’ di chiarezza su alcune questioni di fondo.
1-    I partiti ricevono cifre enormi dal finanziamento pubblico dei partiti. Finanziamento che era stato abolito da referendum popolare e che è rientrato come rimborso delle spese elettorali. Ovviamente nel “rispetto del voto popolare”… La stampa di partito viene altrettanto lautamente finanziata.
2-    Molti partiti chiedono poi ai loro associati di contribuire alle spese: con l’iscrizione, con cifre di sostegno “liberali”, con la militanza in mille feste e iniziative. Insomma un mare di soldi destinati a mantenere organizzazioni ciclopiche, abnormi organigrammi, insensate campagne pubblicitarie… Ed evidentemente tanto altro.
3-    Qualcuno dirà che “la politica costa”; ne siamo convinti, ma se dovessimo misurare i costi della politica, dei partiti italiani, con i risultati che hanno prodotto, in termini di risultati e benessere diffuso per gli italiani…, verrebbe da dire che i partiti sarebbero per gran parte da rottamare al più presto.
Della vicenda Lusi c’è ancora altro che sconcerta e che deve essere chiarito e rimosso al più presto.
Con l’unificazione di “Democratici di Sinistra” e “Democrazia e Libertà La Margherita” si è fatta un’operazione che può lasciare sconcertanti.
I due vecchi partiti hanno mantenuto le loro precedenti strutture inalterate. Proprietà immobiliari, soldi sono stati fatti confluire in fondazioni che ne sono proprietarie, li gestiscono e fanno fruttare. Queste fondazioni singolarmente non rispondono ai vertici del nuovo partito, ma solo alle dirigenze di DS e Margherita. Al contempo continuano a prendere i soldi del finanziamento pubblico separatamente, come se nulla fosse cambiato. Insomma Margherita e D.S. continuano ad avere, almeno in parte, casse separate, autonome. A cosa servano queste fondazioni etero dirette, che non rispondono al PD, sarebbe tutto da spiegare.
Se Luigi Lusi ha potuto dirottare almeno 13 milioni di euro dalle casse del partito a quelle sue personali, senza che nessuno se ne accorgesse (lo stesso Rutelli ultimo Segretario della Margherita e ora Segretario dell’API si è detto “incazzato” ma nulla sapeva), evidentemente c’è qualcosa che non funzione nella gestione e organizzazione, anche economica, dei partiti.
Proviamo a sintetizzare solo alcune questioni:
a-     Molto viene gestito dall’alto e tutto confluisce verso i vertici, specialmente i finanziamenti.
b-    La trasparenza nei bilanci, la pubblicità dei bilanci è pura chimera: qualcuno forse sa cosa entra nelle casse dei partiti, certamente pochissimi sanno anche dove i soldi vanno a finire. Le dichiarazione dei vertici della ex Margherita sono veramente preoccupanti: si va dal “non sapevo”, al “c’era qualcosa di poco chiaro, ma”, ecc.
c-     La teoria secondo la quale “si tratta solo di alcune mele marce”non regge, non regge più. Troppi sono i casi che qua e là danno l’idea che la gestione economica dei partiti sia qualcosa di molto, davvero molto, poco chiaro.
Per tutto questo c’è solo un antidoto: la totale, radicale, certificata trasparenza di bilanci, finanziamenti, contribuzioni. Nelle segreterie nazionali e in quelle di ogni livello territoriale.
Verrebbe da dire: iscritti e militanti di tutti i partiti unitevi e chiedete trasparenza.

L.R.

2 commenti:

  1. Bon, ora proponi qualcosa. Si, perchè è ora che le manine te le sporchi pure tu e non fai sempre l'anima candida.
    Il segretario del PD Bersani, che fino a prova contraria è anche il tuo segretario nazionale, ha detto che bisogna rimboccarsi le maniche. E non intendeva solo per spalare la neve quando cade copiosa come in questi giorni. Intendeva ben altro. Quindi avanti che di lavoro da fare ce n'è moltissimo.
    E, già che ci sei, dicci quanto prendi di stipendio. Inizia tu a fare il trasparente. Dai il buon esempio.

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  2. Non so chi Lei sia, ma sarebbe gentile che firmasse il commento. Comunque nessun problema sul mio stipendio di professore di liceo statale, in ruolo ordinario, con circa 21 anni di servizio: c'è poco da nascondere. Le tabelle stipendiali le può trovare su qualunque sito sindacale o del MIUR.
    Che ci sia tanto lavoro da fare non dubito ed è quanto mi pare di avere scritto più volte in questo Blog.
    Il Blog è ovviamente aperto ad opinioni diverse che sarei felice di pubblicare, ovviamente firmate. Può inviarLe all'indirizzo: progettodomani.sasso@gmail.com

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