Lusi e abusi
In tanti abbiamo letto sulla stampa, con rabbia e stupore,
del “caso Lusi”, l’ex tesoriere della Margherita che si sarebbe intascato 13
milioni di euro del finanziamento pubblico ai partiti. La sua espulsione dal PD
sembra un atto dovuto ma che non soddisfa sino in fondo la necessità di fare un
po’ di chiarezza su alcune questioni di fondo.
1- I partiti ricevono cifre enormi dal
finanziamento pubblico dei partiti. Finanziamento che era stato abolito da
referendum popolare e che è rientrato come rimborso delle spese elettorali. Ovviamente
nel “rispetto del voto popolare”… La stampa di partito viene altrettanto
lautamente finanziata.
2- Molti partiti chiedono poi ai loro
associati di contribuire alle spese: con l’iscrizione, con cifre di sostegno
“liberali”, con la militanza in mille feste e iniziative. Insomma un mare di
soldi destinati a mantenere organizzazioni ciclopiche, abnormi organigrammi,
insensate campagne pubblicitarie… Ed evidentemente tanto altro.
3- Qualcuno dirà che “la politica
costa”; ne siamo convinti, ma se dovessimo misurare i costi della politica, dei
partiti italiani, con i risultati che hanno prodotto, in termini di risultati e
benessere diffuso per gli italiani…, verrebbe da dire che i partiti sarebbero
per gran parte da rottamare al più presto.
Della
vicenda Lusi c’è ancora altro che sconcerta e che deve essere chiarito e
rimosso al più presto.
Con
l’unificazione di “Democratici di Sinistra” e “Democrazia e Libertà La
Margherita” si è fatta un’operazione che può lasciare sconcertanti.
I due
vecchi partiti hanno mantenuto le loro precedenti strutture inalterate.
Proprietà immobiliari, soldi sono stati fatti confluire in fondazioni che ne
sono proprietarie, li gestiscono e fanno fruttare. Queste fondazioni
singolarmente non rispondono ai vertici del nuovo partito, ma solo alle
dirigenze di DS e Margherita. Al contempo continuano a prendere i soldi del
finanziamento pubblico separatamente, come se nulla fosse cambiato. Insomma
Margherita e D.S. continuano ad avere, almeno in parte, casse separate,
autonome. A cosa servano queste fondazioni etero dirette, che non rispondono al
PD, sarebbe tutto da spiegare.
Se
Luigi Lusi ha potuto dirottare almeno 13 milioni di euro dalle casse del
partito a quelle sue personali, senza che nessuno se ne accorgesse (lo stesso
Rutelli ultimo Segretario della Margherita e ora Segretario dell’API si è detto
“incazzato” ma nulla sapeva), evidentemente c’è qualcosa che non funzione nella
gestione e organizzazione, anche economica, dei partiti.
Proviamo
a sintetizzare solo alcune questioni:
a- Molto viene gestito dall’alto e tutto
confluisce verso i vertici, specialmente i finanziamenti.
b- La trasparenza nei bilanci, la
pubblicità dei bilanci è pura chimera: qualcuno forse sa cosa entra nelle casse
dei partiti, certamente pochissimi sanno anche dove i soldi vanno a finire. Le
dichiarazione dei vertici della ex Margherita sono veramente preoccupanti: si
va dal “non sapevo”, al “c’era qualcosa di poco chiaro, ma”, ecc.
c- La teoria secondo la quale “si tratta
solo di alcune mele marce”non regge, non regge più. Troppi sono i casi che qua
e là danno l’idea che la gestione economica dei partiti sia qualcosa di molto, davvero
molto, poco chiaro.
Per
tutto questo c’è solo un antidoto: la totale, radicale, certificata trasparenza
di bilanci, finanziamenti, contribuzioni. Nelle segreterie nazionali e in
quelle di ogni livello territoriale.
Verrebbe
da dire: iscritti e militanti di tutti i partiti unitevi e chiedete
trasparenza.
L.R.
Bon, ora proponi qualcosa. Si, perchè è ora che le manine te le sporchi pure tu e non fai sempre l'anima candida.
RispondiEliminaIl segretario del PD Bersani, che fino a prova contraria è anche il tuo segretario nazionale, ha detto che bisogna rimboccarsi le maniche. E non intendeva solo per spalare la neve quando cade copiosa come in questi giorni. Intendeva ben altro. Quindi avanti che di lavoro da fare ce n'è moltissimo.
E, già che ci sei, dicci quanto prendi di stipendio. Inizia tu a fare il trasparente. Dai il buon esempio.
Non so chi Lei sia, ma sarebbe gentile che firmasse il commento. Comunque nessun problema sul mio stipendio di professore di liceo statale, in ruolo ordinario, con circa 21 anni di servizio: c'è poco da nascondere. Le tabelle stipendiali le può trovare su qualunque sito sindacale o del MIUR.
RispondiEliminaChe ci sia tanto lavoro da fare non dubito ed è quanto mi pare di avere scritto più volte in questo Blog.
Il Blog è ovviamente aperto ad opinioni diverse che sarei felice di pubblicare, ovviamente firmate. Può inviarLe all'indirizzo: progettodomani.sasso@gmail.com