Posta la prima pietra del nuovo
stabilimento Kemet
a Pontecchio Marconi
Con una cerimonia simbolicamente importante si è dato l’avvio
alla costruzione della nuova fabbrica Kemet a Pontecchio Marconi.
La cerimonia arriva dopo molti anni nei quali diverse Amministrazioni
comunali di Sasso Marconi hanno saputo tenere la “barra diritta” per arrivare sino
a questo punto. Sono cambiati i proprietari dell’azienda, sono cambiate le
condizioni economiche internazionali, sono mutate di molto le esigenze
tecnologiche, ma l’obiettivo di trasferire Kemet a Pontecchio è rimasto fermo.
Il ragionamento che ha guidato questo progetto, da almeno tre
lustri, è così sintetizzabile:
1- L’insediamento industriale che un
tempo si chiamava Arcotronics, collocato in zona San Lorenzo di Sasso Marconi,
era tecnologicamente superato o comunque doveva essere profondamente rinnovato
con costi conseguenti molto alti. A Pontecchio Marconi vi erano ampie aree
industriali dismesse (ex Grandi Lavori ecc.) e inutilizzate, quindi pronte per
un nuovo impiego.
2- L’area di San Lorenzo, a causa di
scelte non oculatissime del passato, mescolava aree produttive/industriali con
aree a uso abitativo. Con il trasferimento di Kemet e di altre piccole aziende
in apposite aree industriali si poteva dare a San Lorenzo un’unica
destinazione, quella abitativa, eliminando in buona parte i problemi che può
determinare la commistione delle due destinazioni.
3- Offrire una fabbrica nuova, tecnologicamente
avanzatissima e pronta all’uso, dove trasferire l’attività produttiva e di
ricerca è stata una scelta allettante per Kemet e alla fine vincente.
4- Con tale operazione si è
salvaguardata buona parte dell’attività produttiva, si sono salvati molti posti
di lavoro, si è ridato un futuro industriale al Comune di Sasso Marconi.
La posa
della prima pietra segna però solo il giro di boa di una storia di cui si
devono scrivere ancora molte pagine. Solo tra diversi anni potremo dire se quest’operazione
è stata veramente lungimirante per la comunità di Sasso Marconi, per la
provincia di Bologna, per i lavoratori e per i cittadini.
L.R.
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