Genus
Bononiae
Quante volte abbiamo sentito dire: “Bologna deve tornare a
essere importante”; oppure “Bologna deve riprendere il ruolo che ha perso”. Sulla
stampa, nei commenti dei politici, nelle considerazioni di tanti intellettuali
nostrani è un tormentone ricorrente. Ma di quale Bologna si parla, quale Bologna
s’immagina, di quale Bologna si ha nostalgia? La memoria collettiva, in molti
casi, sembra guardare al recente passato, agli anni del secondo dopoguerra,
quando Sindaco di Bologna era Giuseppe Dozza. Altri pensano addirittura al
tempo di Renato Zangheri e Renzo Imbeni.
Insomma tanti, specialmente nella sinistra bolognese
rimpiangono quegli anni, come se in quegli anni Bologna fosse stata “grande”,
in molti casi dando per certo che lo sia stata. Se interpellati sul perché quegli
anni siano stati grandi per Bologna vengono date alcune risposte ricorrenti: vi
erano buone amministrazioni pubbliche, buoni ed efficienti servizi sociali,
buona coesione sociale…
Ma in che cosa è stata grande, irripetibile modello per
l’Italia, per l’Europa la Bologna di quegli anni? Che cosa resterà veramente di
quella stagione alle generazioni future? Che cosa sarà ricordato nei musei e
nelle storie cittadine della Bologna degli anni 60/80?
Ieri a Bologna è stato aperto al pubblico Palazzo Pepoli col
suo nuovissimo “Museo della Storia di Bologna”. Si tratta dell’ultimo elemento
del più vasto progetto culturale di recupero di edifici e spazi da destinare
alla cultura, all’arte, alla lingua, all’ingegno… Tra questi: Casa Saraceni,
Palazzo Fava, San Giorgio in Poggiale, San Colombano, e tanto altro. Genus Bononiae
è il nome che, a questo grande progetto di recupero della storia Bolognese, hanno
voluto dare la Fondazione Carisbo e il suo Presidente Fabio Roversi Monaco. In
quel Museo della Storia di Bologna si ripercorrono le grandi tappe della città:
dall’antichità, al Medioevo, al Rinascimento alla Controriforma, e poi via via,
sino agli inizi del Novecento. Da quel museo si può aver un’idea della ricca,
straordinariamente ricca storia di Bologna. Un punto centrale del corso degli
eventi italiani paragonabile per ricchezza e varietà a Firenze e Roma.
Ora sappiamo, con maggiore chiarezza, quale storia ha fatto
grande Bologna. Al tempo stesso quali strade debbano essere percorse per
riportarla ai fasti di un tempo.
L. R
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