martedì 3 gennaio 2012


“IL PANE DI IERI”
                                    di Enzo Bianchi Ed. Einaudi                                       

E’ difficile ricordare e raccontare il proprio passato eppure Enzo Bianchi, il monaco fondatore della comunità di Bose, ci riesce.
E ci riesce evitando di trasformare il ricordo in nostalgia, che idealizza ciò che in realtà non è mai stato idilliaco, come il mondo contadino, così affascinante, così primitivo ma anche così duro.
L’autore  ci riesce partendo da quella consapevole saggezza a lui tramandata di generazione in generazione che “il pane di ieri è buono domani” (el pan ed sèira l’è bon adman).
Nel libro si percepisce la convinzione che in fondo il nutrimento solido che ci viene dal passato è buono anche per il futuro e che i principi sostanziali che hanno alimentato l’esistenza di chi ci ha preceduto sono in grado di sostenere anche noi oggi.
Per questo il monaco di Monferrato alle soglie della vecchiaia ha ritenuto opportuno rivisitare il suo passato cogliendo in esso delle chiavi di lettura per il presente ed il futuro.
Un libro più raccontato che scritto, filtrato da rapporti concreti, di relazioni, di amicizie.
Un tentativo di ritrovare le voci antiche che scandivano lo scorrere del tempo, dal canto del gallo al rintocco delle campane, suoni quotidiani destinati a tutti. Voci, suoni ma anche odori.
Odori di terra e odori di cibo in cui la tavola è centrale in quell’incanto costante fra natura e cultura, dove anche la “bagna cauda” diviene un rito di scambio e un arricchimento di conoscenza ecumenico perché nulla è in sé e per sé ma tutto deriva e continua in altro. In altro sapore, in altro umore, in altra terra.
Un libro con tante storie, tanti personaggi e sconfinato amore per la terra; una terra madre, generosa di fedi, di comunità, di ospitalità.
Un libro prezioso, che a partire dalle antiche tradizioni contadine insinua un pensiero lungo sulle cose della vita e della morte.
Un libro che in un tempo in cui il pensiero è sempre meno presente, è già in sé una sfida.

pennino di falco





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