mercoledì 16 novembre 2011


Il bene comune

Abito vicino al parco che ha come confini via dell’Europa e dall’altra parte Via nuova dei Campi, è un’area adibita a parco da non tantissimo tempo.
Ricordo che all’inizio era delizioso, un percorso ginnico, con cartelli che spiegavano il tipo di esercizi che si potevano fare, tanti giochi per i bimbi, scivoli, altalene, animaletti sulle molle per i più piccini.
Ora passeggiando nei vialetti, tra il verde dei prati,  l’oro e il ramato delle foglie delle piante, guardo un poco sconsolate le attrezzature sportive e ludiche.
Il tracciato ginnico è solo una serie di scheletri che nemmeno si capisce cosa possano servire. Le altalene sono già state rifatte, gli scivoli sono abbastanza rovinati, gli animaletti montati sulle molle, sfasciati, perché adolescenti sciocchi non riescono a capire che non sono adatti a loro. Gli operai che devono fare la manutenzione e le riparazioni hanno parecchio da fare perché altri utenti non si possano ferire.
E’ questo solo un piccolo esempio, ci sono altri luoghi della nostra città dove il degrado è opera di cittadini che non pensano che le strade e i luoghi pubblici siano un poco “casa di tutti”
E quindi la mia riflessione è sulla capacità civica di rispettare i luoghi comuni, quando ragazzini o giovani male-educati non sanno esercitare questa regola base della convivenza civile, come possono poi avere l’arroganza di criticare chi ci amministra ?
I cattivi maestri sono forse gli adulti che invece di dare buoni esempi e buoni consigli pensano che tanto questo è l’andazzo generale e quindi perché mai non buttare un pacchetto di sigarette vuoto, o una cicca per terra invece che andare a cercare un cestino ??
Nel mondo ci viviamo tutti, tutti abbiamo responsabilità e tutti possiamo collaborare al suo miglioramento o al suo degrado, sta a ciascuno di noi prendere posizione, passando magari per impiccioni se, camminando per le nostre strade,  abbiamo di coraggio di far notare, gentilmente, a chi non si comporta con senso civico che “Sasso Marconi è anche casa sua”
                                                                                         Lina Da Ros

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