Solidarietà e vicinanza
In questi giorni si sono avvicendati diversi fatti drammatici che, direttamente o indirettamente, hanno colpito la comunità bolognese.
Mentre scriviamo queste poche righe arrivano le notizie di centinaia di cittadini emiliani costretti a dormire ancora in auto, in tenda, in luoghi d'emergenza. Altri, tanti rischiano di perdere il lavoro a causa del crollo di molti stabilimenti e luoghi produttivi. Per loro, per questi nostri concittadini, la vita è drammaticamente, inaspettatamente cambiata.
Le nostre case, nella notte del 20 maggio, hanno tremato con un'intensità mai registrata prima, lontana da ogni nostro ricordo, dai ricordi di queste terre. Anche le nostre città, i nostri comuni si sono mostrati vulnerabili, fragili, indifesi, a rischio. Quello che sembrava da noi impensabile è avvenuto.
Molti di noi hanno saputo di parenti, amici, conoscenti che dalla notte alla mattina si sono ritrovati con la casa lesionata, inagibile. La memoria di tanti è andata alla recente (tre anni) tragedia dell'Aquila, alla sua mancata ricostruzione.
Sappiamo anche che un grande numero di volontari sono già in movimento, che anche dal nostro Comune sono partiti o stanno partendo, per portare concreti aiuti e sostegno.
Ma nulla potrà essere come prima: la notte del 20 maggio resterà un ricordo indelebile per tutti noi.
l.r.
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