C’è bisogno di nuova politica
Ovviamente non bisogna banalizzare e fare di tutte le questioni un’unica questione: ci sono politici che hanno commesso reati gravi o gravissimi, utilizzando la politica per fini privati e/o di partito. Questi vanno giudicati come viene giudicata la delinquenza comune con l’aggravante di averlo fatto ricoprendo un ruolo politico e/o amministrativo.
Poi c’è una seconda categoria di politici sotto tiro semplicemente perché rivestono un ruolo pubblico. Rappresentativa la vicenda di Anna Finocchiaro, capogruppo del PD al Senato, fotografata all’IKEA con gli uomini della sua scorta che le spingono il carrello e l’aiutano a fare la spesa. Apriti cielo: critiche da una parte e dall’altra su l’ostentazione del potere, sull’uso improprio della scorta ecc. Oppure il caso di Matteo Richetti, Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, che per dare un segnale innovativo di trasparenza, pubblica su Internet i redditi percepiti: pioggia di critiche e d’insulti sulla retribuzione eccessiva ecc.
I sondaggi che sono sfornati quotidianamente sono ancora più inclementi: 1/3 degli italiani non intenderebbe recarsi al voto; oltre l’8% non sa per chi votare; crollano i partiti dell’ex centro destra che sono ancora maggioranza in Parlamento; anche il centro sinistra subisce un’emorragia impressionante di consensi…
Ovunque, nei luoghi di lavoro, tra la gente, si coglie tanta rabbia, tanto rancore nei confronti dei partiti e dei politici. I segnali sono veramente preoccupanti e mettono seriamente in discussione il sistema democratico italiano.
l.r.
Nessun commento:
Posta un commento